Il Sole 24 Ore
Rafforzare le informazioni in etichetta per il consumatore e rendere ancora più efficiente il sistema dei controlli. Sono le due strade indicate dal presidente di Assitol (l’Associazione delle industrie olearie italiane), Giovanni Zucchi, per contrastare i fenomeni di truffa e di sofisticazione nel settore dell’olio d’oliva. Fenomeni come quello che si è registrato nei giorni scorsi in Puglia e Calabria (dove sono state scoperte partite di extravergine spagnolo etichettato però come olio biologico 100% italiano) e che ha portato al sequestro di 400 tonnellate di olio d’oliva. «Stiamo portando avanti nel settore olivicolo – ha assicurato il ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina – un lavoro importante di controlli e analisi, tanto alle Dogane quanto negli stabilimenti di lavorazione in Italia per proteggere una filiera che vale quasi 1,5 miliardi di euro solo di export». «L’episodio dei giorni scorsi – aggiunge il presidente di Assitol, Giovanni Zucchi – innanzitutto dimostra che il sistema italiano funziona. Tuttavia riteniamo importante avviare un confronto all’interno della filiera olivicola per rendere ancora più efficaci le verifiche rafforzando l’attività di autocontrollo.
SOLE_24_ORE_26.07.pdf