C’è ottimismo tra i produttori del Morellino di Scansano DOP. La siccità ha ridotto di almeno il 20% le rese, ma le uve sono sane e consentono di nutrire ottime aspettative sull’annata.
Un calo dei volumi importante, ma ottime prospettive sul fronte della qualità. Si è conclusa da poco nell’areale del Morellino di Scansano DOPla vendemmia 2020 e c’è soddisfazione all’interno del Consorzio di Tutela Morellino di Scansano dopo aver ascoltato le prime impressioni di buona parte dei produttori della denominazione.
“Questo 2020 ha messo alla prova tutti noi, con scenari che solo un anno fa erano inimmaginabili. La denominazione ha saputo mantenere le proprie quote di mercato, nonostante tutto. La natura sembra averci ascoltato in questa annata, compensando le rese ridotte con una qualità che si prospetta alta” afferma il direttore del Consorzio Alessio Durazzi.
Tutte le zone di produzione dei sette comuni che fanno parte della denominazione – Scansano, Campagnatico, Grosseto, Magliano in Toscana, Manciano, Roccalbegna, Semproniano – grazie al finale di stagione equilibrato dal punto di vista meteorologico sono riuscite a vendemmiare uve perfettamente mature e con un ottimo equilibrio tra zuccheri e acidità.
“Siamo certi che il mercato, a fronte di volumi deficitari rispetto al solito, saprà apprezzare e soprattutto valorizzare un’ottima vendemmia – afferma Bernardo Guicciardini Calamai, presidente del Consorzio –. Le uve hanno un grande potenziale grazie al raggiungimento di una maturazione fenolica ottimale; i vini di annata, avranno grande intensità olfattiva che li renderà appaganti sin dall’inizio della loro commercializzazione, mentre per le Riserve ci sono tutte le premesse per ottenere vini di struttura, equilibrio e longevità” – conclude il presidente.