Sarà la seconda peggior campagna olearia di sempre in Italia, superata solo dall’annus horribilis 2014. L’Italia produrrà meno di 250 mila tonnellate d’olio d’oliva, una produzione quasi dimezzata rispetto alle 445 mila tonnellate ottenute l’anno scorso secondo Ismea. A condizionare l’annata i cambiamenti climatici, che hanno causato perdite in fioritura e allegagione, ma soprattutto la mosca olearia, che ha flagellato le regioni centrali dalla metà di luglio. Ma sarà un’annata di scarica, dopo quella mediocre dell’anno scorso, in tutto il bacino del Mediterraneo, secondo le rilevazioni di ItaliaOggi e Teatro Naturale.
La Spagna produrrà 1,3 milioni di tonnellate, dato in linea con l’anno scorso, ma più basso rispetto agli 1,5- 1,6 milioni di tonnellate auspicati in primavera. Tutta colpa della siccità estiva che ha colpito soprattutto l’area di Jaen, unitamente alle elevatissime temperature, fino a 50 gradi, nei primi giorni di settembre. Nonostante ciò, la Spagna festeggia lo storico sorpasso sull’Italia nelle vendite di olio negli USA, realizzate nei primi sei mesi del 2016 (69 mila tonnellate spagnole contro 65 mila tonnellate italiane). Tornando alla campagna olearia, è annata di scarica anche in Grecia, con una produzione di 220 mila tonnellate, in lieve flessione rispetto alle 250 mila dell’anno scorso, per la scarsa produzione nell’isola di Creta. Ancor peggiore lo scenario in Tunisia, con una produzione quasi dimezzata rispetto all’anno scorso e inferiore alle 100 mila tonnellate.
Lievi flessioni, con produzioni di 80-90 mila tonnellate, anche in Marocco e Portogallo. Tornando all’Italia la regina produttiva nazionale resterà la Puglia con una produzione in lieve calo, a 115 mila tonnellate, performance negativa soprattutto dovuta al Salento e parzialmente al Gargano. Buona campagna, dal punto di vista qualitativo e quantitativo, nel nord barese. Flessione significativa, invece, in Sicilia, che non produrrà più di 25 mila tonnellate, a causa delle condizioni meteo primaverili che hanno causato perdite in fioritura in tutta l’area orientale Situazione difficile in tutto il centro Italia, con flessioni comprese tra il 30 e il 50% rispetto allo scorso anno. Cali ancor più La Spagna supera l’Italia sul mercato Usa drastici al nord, fino al 70%.
Fonte: Italia Oggi