ITALIA – Nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L 337 del 19/12/2017 è stata registrata la denominazione Lenticchia di Altamura IGP, che, nel comparto Food, è la numero 126 delle IGP dell’Italia e la numero 295 nel totale delle denominazioni d’origine agroalimentari italiane.
Italia – Lenticchia di Altamura IGP
Classe 1.6. Ortofrutticoli e cereali, freschi o trasformati
Reg. 2017/2362 del 05/12/2017 – GUUE L 337 del 19/12/2017
Descrizione del Prodotto: L’Indicazione Geografica Protetta Lenticchia di Altamura è riservata alla lenticchia secca appartenente alle varietà Laird ed Eston appartenenti alla specie: Lens esculenta Moench (Sinonimi: Ervum lens. L., Lens culinaris Medic)
Aspetto e Sapore: La Lenticchia di Altamura IGP si contraddistingue oltre che per le dimensioni, anche per il loro colore verde, risultato della raccolta del legume poco prima della completa maturazione, onde favorirne la conservazione degli aromi. Il suo gusto è più dolce rispetto alle altre, e si distinguono i sentori erbacei e aromatici. Sotto l’aspetto nutrizionale è ricca di ferro e di carboidrati, ma facilmente digeribile grazie alla presenza di molte fibre, sali minerali e vitamine.
Zona di produzione: La zona di produzione della Lenticchia di Altamura IGP comprende il territorio amministrativo dei seguenti Comuni: Altamura, Ruvo di Puglia, Corato, Minervino Murge, Andria, Spinazzola, Poggiorsini; Gravina in Puglia, Cassano delle Murge, Santeramo in Colle, Montemilone, Palazzo San Gervasio, Genzano di Lucania, Irsina, Tricarico, Matera, Banzi, Forenza, Tolve.
Commercializzazione: La Lenticchia di Altamura IGP deve essere immessa al consumo in confezioni della capacità massima di kg 10 per uso Alimentare. Esclusivamente per le transazioni commerciali all’ingrosso il prodotto può essere confezionato in big bags della capacità massima di 30 q.li o in sacchi della capacità massima di 25 kg idonei all’uso alimentare.