Libero
Con la scadenza del termine per avanzare le osservazioni al Piano paesaggistico della Toscana, ieri tutti i consorzi dei produttori del vino hanno presentato alla Regione il documento che boccia il Piano voluto dall’assessore Marson. «Anacronistico», «inadeguato all’economicità delle imprese», e «fondato sul vincolismo e il ritorno ad un’agricoltura di 50 anni fa, ma il cui assetto sociale non esiste più»: queste le obiezioni più forti, oltre al fatto che il Pit sembra solamente ingigantire la già micidiale burocrazia. Ora la palla passa in Consiglio Regionale per l’approvazione, ma le opposizioni (e anche una parte della maggioranza Pd) promettono battaglia.