Il Nizza Docg avrà un suo Consorzio di tutela ufficialmente operativo nel corso del 2026. Decisione strategica dopo anni di crescita: nel 2024 oltre un milione di bottiglie vendute
Scelta strategica. Il Nizza Docg esce dal Consorzio della Barbera d’Asti e dei Vini del Monferrato per far nascere il suo ente di tutela autonomo e indipendente. I produttori lo hanno deciso all’unanimità, segnando un passaggio decisivo, e storico, per il futuro della denominazione che oggi è sia tutelata sia promossa dal Consorzio che ha sede a Costigliole d’Asti e dall’Associazione produttori del Nizza. «Scelta condivisa» si sottolinea in una comunicazione ufficiale, che ha l’obiettivo di incrementare la forza di una denominazione giovane ma molto conosciuta a livello internazionale.
Nuovo Consorzio operativo entro il 2026
Il via al processo di riconoscimento del Consorzio del Nizza Docg è stato comunicato il 3 ottobre. E dovrebbe essere riconosciuto e operativo nel corso del 2026, al termine dei tempi tecnici e burocratici necessari. «Un momento storico per tutti noi» è il commento di Stefano Chiarlo, presidente dell’Associazione produttori del Nizza, che ricorda come in poco più di vent’anni da un piccolo gruppo di pionieri si è passati «a un’associazione che oggi raccoglie quasi cento produttori». La nascita del Consorzio permetterebbe di compiere «un ulteriore passo di crescita e di responsabilità».
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Fonte: Gambero Rosso.it