Il 2024 delle giacenze del vino italiano si chiude con un dato leggermente in calo sulla fine del 2023, ma comunque con ancora tanto vino in cantina, ben più di una “vendemmia media”.
Al 31 dicembre 2024, nelle cantine del Paese, erano in giacenza 56,9 milioni di ettolitri di vino, -3,9% sul 31 dicembre 2023 (equivalenti a oltre 2 milioni di ettolitri in meno). A questo dato vanno aggiunti i 6,6 milioni di ettolitri di mosti (+0,4% sullo stesso periodo 2023) ed i 2,2 milioni di ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione (+106,2%).
A dirlo l’ultimo report “Cantina Italia”, pubblicato sul sito del Ministero dell’Agricoltura, redatto dall’ICQRF sulla base dei dati del Registro Telematico del Vino e su una banca dati contiene, secondo la stima, almeno il 95% del vino e dei mosti detenuti in Italia. Il 55,1% del vino detenuto è a DOP, il 26,6% a IGP, i vini varietali costituiscono appena l’1,3% del totale e il 17,1% è rappresentato da altri vini generici. Molto concentrate le giacenze dei vini a Indicazione Geografica, che, in Italia, sono 526: le prime 20 denominazioni contribuiscono al 57,9% del totale. Il 59,6% del vino è detenuto nelle Regioni del Nord, prevalentemente nel Veneto, dove è presente il 27,4% del vino nazionale.
Guardando alle DOP e IGP con “scorte” sopra al milione di ettolitri, come sempre guida il Prosecco DOP che, da solo, vale il 12,6% di tutte le giacenze con 5,9 milioni di ettolitri, seguito da Puglia IGP (4,5% a 2 milioni di ettolitri), Toscana IGP (3,6% a 1,65 milioni), Veneto IGP (3,3% a 1,55 milioni), Delle Venezie DOP (3,3% a 1,55 milioni), Salento IGP (3,1% a 1,4 milioni), Sicilia DOP (3% a 1,39 milioni), Terre Siciliane IGP (2,9% a 1,35 milioni), Rubicone IGP (2,8% a 1,3 milioni), Chianti DOP (2,7% a 1,24 milioni), e Montepulciano d’Abruzzo DOP (2,6% a 1,2 milioni).
Fonte: Winenews.it