Italia Oggi

Il nostro sistema è diverso, c’è sicuramente un modo per trovare una soluzione, ma ci vuole una migliore comprensione e un dialogo continuo». Così se la cava il segretario di stato americano all’agricoltura Tom Vilsack in tour europeo, rispondendo a chi gli chiede cosa pensano gli americani del sistema Ue dei marchi a denominazione di origine. Con il negoziato per un patto commerciale transatlantico (Ttip) sempre sullo sfondo, è centrale la tutela delle Dop e l’annunciata ma mai praticata apertura delle frontiere Usa per il manzo europeo.

Aancora chiuse per la mucca pazza hanno accompagnato e accompagneranno Vilsack in tutto il giro del Vecchio continente. Dopo il Lussemburgo, dove ha incontrato i ministri dell’agricoltura (per l’Italia c’era il sottosegretario Giuseppe Castiglione) e Bruxelles, oggi a Parigi c’è da scommettere che i cugini francesi gli ricorderanno delle Dop, e per i prossimi giorni a Dublino il ministro dell’agricoltura Simon Coveney ha già organizzato una visita ai pascoli irlandesi orgoglio nazionale, con la carne di manzo che vi ingrassa che ancora non può entrare negli Usa. «Ma nella fase attuale del negoziato Ttip non ha molto senso parlare di linee rosse, l’importante è riuscire a fissare una cornice in cui far partire un dialogo il più possibile costruttivo sul futuro dell’agricoltura e dell’alimentazione».

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