Nell’incontro romano di martedì tra Macron e Meloni l’obiettivo è trovare un punto di convergenza Francia-Italia sui dossier di interesse comune come green e agroalimentare. Apprezzato da Chigi che sia il presidente a venire in Italia. Non è previsto un vertice con Mattarella
«Solo uno scambio di idee»: così alte fonti di governo commentano la notizia dell’incontro tra Giorgia Meloni e Emmanuel Macron, previsto per le 18 di martedì 3 giugno a Roma.
«Al centro del colloquio», fanno sapere da Palazzo Chigi, «i principali temi dell’agenda bilaterale, europea e internazionale». L’intento è quello, è evidente, di non caricare di troppi significati un faccia a faccia che è di suo già una notizia: il gelo tra Meloni e Macron ha caratterizzato gli ultimi mesi della politica internazionale, con scambi di frecciatine che hanno portato a una vera e propria frattura tra Roma e Parigi sui principali temi geopolitici.
Dai «volenterosi» per l’Ucraina al rapporto con gli Stati Uniti, le posizioni della Meloni e di Macron sono state, sono e (forse) saranno inconciliabili su alcuni dossier internazionali, ma va anche detto che Italia e Francia sono inevitabilmente destinate a avere un rapporto solido: l’Europa vive un momento di estrema difficoltà, è divisa e litigiosa, il suo ruolo sullo scacchiere internazionale si fa sempre più appannato e in questi momenti l’esigenza di rinsaldare comunque i rapporti è più forte di quelle che possono essere antipatie personali e visioni politiche diverse.
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Per entrambe le nazioni i dazi eventualmente imposti da Donald Trump, argomento che verrà certamente affrontato durante il vertice, sarebbero un grosso problema, considerate le esportazioni del settore agroalimentare e delle auto, tanto per fare un esempio, che sono massicce sia per quanto riguarda l’Italia che la Francia. A proposito di auto, è probabile che la Meloni e Macron si confronteranno anche sul tema del Green deal, spina nel fianco dell’industria automobilistica. Altro punto in comune, l’alto debito pubblico, problema che attanaglia sia Roma che Parigi.
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Fonte: La Verità