Calano i consumi di olio d’oliva nei paesi produttori e invece salgono altrove. Un trend inarrestabile, cominciato agli inizi degli anni 2000, che cambia scenari e politica internazionale del settore. “Occorre adeguarsi alle necessità dei paesi consumatori, non solo di quelli produttori” ha esordito Eleonora Iacovoni, neodirigente del settore ortofrutta e olio d’oliva del Ministero delle Politiche Agricole, al convegno “Olio di oliva per una sana alimentazione” a Expo.
Una presa d’atto dei numeri del settore, profondamente mutati anche in Italia. I dati del Consiglio oleicolo internazionale mostrano che, nel nostro paese, dal 2003 a oggi i consumi dell’olio d’oliva sono scesi da 800mila a 600mila tonnellate, pari a 10 litri pro capite all’anno. Sul terzo gradino del podio, tra i paesi consumatori, si piazzano gli Stati Uniti che consumano il 9% dell’olio di oliva mondiale, contro il 21% dell’Italia e il 18% della Spagna.
Fonte: Italia Oggi