Le aspettatitive di raccolta delle ciliegie erano già inferiori rispetto al 2015, poi le grandinate in Puglia, sommate agli sbalzi termici nei mesi di aprile e maggio nel Nord Italia, hanno ulteriormente condizionato la potenzialità delle piante: se le stime produttive erano di un calo del 30% rispetto al 2015, ora si parla di percentuali ben più importanti su tutto il territorio nazionale. «La campagna cerasicola 2016 è stata caratterizzata da allegagioni non abbondanti in tutta Italia ed in Europa — conferma Andrea Bernardi, presidente del Consorzio della Ciliegia di Vignola IGP — e le produzioni si prevedevano nella media, ma a causa degli andamenti stagionali avversi si sta prefigurando una campagna assai scarsa». La Puglia, infatti, ha perso quasi tutta la produzione precoce e ora sta raccogliendo la varietà principale: il durone Ferrovia, sempre insidiato dal maltempo e con rese comunque inferiori alle aspettative.
«La Campania, che dispone di oltre 3.000 ettari investiti, sembra l’unica regione produttiva in linea con le potenzialità — precisa Bernardi – ma va ricordato che le ciliegie sono destinate prevalentemente ai mercati meridionali e alle industrie di trasformazione». L’Emilia Romagna con poco più di 2.000 ettari, di cui circa mille nel comprensorio della Ciliegia di Vignola IGP, accusa rese inferiori alle attese per ciò che riguarda le varietà precoci, solo in parte influenzate dal maltempo che in quelle zone ha fatto meno danni. «Anche grazie alla presenza di molti impianti delle Ciliegia di Vignola IGP protetti dai teli antipioggia», ricorda ancora Bernardi. Il maltempo ha causato danni anche nel Veneto. «In sintesi l’annata sembra presagire ad un quantitativo nazionale medio basso — osserva Bernardi – mentre per l’area del vignolese siamo in attesa che la campagna entri nelle varietà più significative di maturazione media e medio- tardiva. La qualità del prodotto è elevata perché la modesta produzione genera fiotti di calibro eccellente e di qualità».
In Europa quest’anno c’è un calo di produzione di ciliegie in Spagna, bersagliata ripetutamente dal maltempo, ed anche in Francia che ha avuto gli stessi problemi. «Si può quindi immaginare, sul finire della campagna cerasicola, la presenza di prodotto di origine turca sui nostri mercati—segnala Ber-nardi – anche se al momento non si hanno notizie certe sulle produzioni di quel Paese». Per il 2016 il calo produttivo dell’area della Ciliegia tipica di Vignola supererà il 30/40%, «mentre riguardo alla marchiatura Igp, Indicazione geografica protetta, con l’inserimento di quasi tutte le varietà nel Disciplinare produttivo è previsto un aumento consistente della certificazione comunitaria».
Fonte: Resto del Carlino