Velvet – La Repubblica
Una moralità alimentare analizza pure lo sfruttamento nei ristoranti e nelle catene.
Il cibo, si sa, è ora uno dei “laboratori” delle nuove idee per cavalcare la crisi (e/o aggirarla per sopravvivere).
E così, nel settore, qualche paradosso della contemporaneità rischia di diventare edificante. Come quello del fast food etico e “buono” in tutti i sensi, che, detto così, parrebbe una contraddizione in termini. Succede, come spesso queste cose, negli States, Paese che ha dato divulgazione smart anche alle nostre ossessioni gastronomiche e alle ristoinvenzioni. La storia è carina. A inizio Novanta inizia a lavorare il giovane newyorkese Steve Ells, simpatico, occhialuto, alla moda, fidanzato a un altrettanto giovane medico, nonché ex studente del sofisticato Culinary Institute of America di Hyde Park.