Le imprese vitivinicole italiane possono accedere ai contributi a fondo perduto dei bandi «Ocm vino investimenti » per acquistare macchinari e attrezzature da cantina. Anche per l’annata 2025/2026 è stata disposta l’apertura del bando, con gestione affidata alle Regioni.

Al via i bandi Ocm vino, domande entro il 31 maggio e investimenti vincolati ad attrezzature da cantina. Le singole Regioni predispongono i bandi e le relative scadenze, in ogni caso, il decreto ministeriale 170040/2025 del 14 aprile ha disposto, per l’annualità 2025/2026, che la domanda di aiuto debba essere presentata entro il 31 maggio 2025, prorogando il termine precedentemente previsto. Il bando concede un sostegno per investimenti materiali e/o immateriali in impianti di trattamento, infrastrutture vinicole e strumenti di commercializzazione del vino, diretti a migliorare il rendimento globale e la competitività delle imprese e riguardanti la produzione e/o la commercializzazione dei prodotti, anche al fine di incentivare risparmio energetico, efficienza globale e trattamenti sostenibili. Le imprese possono ambire a contributi a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili.

Il sostegno per gli investimenti materiali o immateriali realizzati da micro, piccole o medie imprese è erogato di norma nel limite massimo del 40%della spesa effettivamente sostenuta. Nelle regioni classificate come «meno sviluppate » può arrivare fino al 5o% dei relativi costi. Il limite massimo è ridotto al 20% della spesa effettivamente sostenuta qualora l’investimento venga realizzato da una impresa classificabile come «intermedia», vale a dire che occupi meno di 750 dipendenti o il cui fatturato annuo sia inferiore ai 200 milioni. Per le medesime imprese operanti in regioni classificate come «di convergenza», il contributo massimo erogabile è pari al 25% delle spese sostenute. Qualora l’investimento sia realizzato, invece, da una impresa classificabile come «grande», vale adire che occupi più di 750 dipendenti o il cui fatturato annuo superi i 200 milioni, il livello di aiuto è fissato al massimo al 19% della spesa sostenuta.

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Fonte: Il Sole 24 Ore