La manovra estende al 2025 il tax credit ZES per il settore della produzione primaria di prodotti agricoli, delle foreste, della pesca e dell’acquacoltura, con una dote di 50 milioni di euro. In arrivo anche agevolazioni per imprese agricole danneggiate da alluvioni e blue tongue, novità sui PSR e un nuovo Fondo per la blue economy.

La proroga del tax credit ZES Unica per gli investimenti effettuati dalle imprese del settore della produzione primaria di prodotti agricoli, delle foreste della pesca e dell’acquacoltura dal 1° gennaio al 15 novembre 2025 è senz’altro la principale novità in materia di agricoltura prevista dalla legge di Bilancio 2025, partita povera di interventi per il settore e poi arricchitasi con diverse misure.

Fondi per assicurazioni agricole, fibre tessili, fauna selvatica e blue tongue

La manovra incrementa poi le dotazioni di una serie di strumenti già esistenti, come:

  • il Fondo di solidarietà nazionale incentivi assicurativi;
  • gli incentivi per la filiera delle fibre tessili naturali e provenienti da processi di riciclo previsti dalla legge sul made in Italy;
  • il Fondo per il recupero della fauna selvatica.

Tra le novità anche un contributo a fondo perduto, a valere su un budget di 10 milioni di euro, in favore delle imprese zootecniche che abbiano subito danni in conseguenza dell’abbattimento di animali affetti dalla malattia nota come blue tongue virus.

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Sostegno alla ricerca in agricoltura

La manovra stanzia 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027 a favore del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA) per le attività di ricerca finalizzate alle sperimentazioni mediante tecniche di editing genomico mediante mutagenesi sito-diretta o di cisgenesi a fini sperimentali e scientifici. Un contributo di 6 milioni di euro è inoltre destinato al CREA, per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027, per garantirne il funzionamento.

Ulteriori 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027 sono invece destinati alla prosecuzione del Progetto Livestock Environment Opendata (LEO) per la realizzazione del coordinamento informatico dei dati relativi al patrimonio zootecnico nazionale che garantisca l’operatività della Banca dati unica zootecnica (BDUZ).

Infine, la legge di Bilancio modifica l’articolo 1, comma 426, della manovra 2023, relativo al Fondo a sostegno delle attività di ricerca finalizzate al contenimento della diffusione dell’organismo nocivo “Phoma tracheiphila”, noto come “mal secco degli agrumi”. In particolare, una parte dei 9 milioni di euro (3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025) destinati dalla legge di bilancio 2023 a contrastare la diffusione del mal secco degli agrumi, soprattutto con riferimento alle cultivar IGP, potrà andare anche a supportare la ricerca per promuovere la competitività dell’agricoltura italiana attraverso lo sviluppo di tecnologie digitali per la meccatronica in agricoltura e il modeling dei sistemi agroalimentari.

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Fonte: WarrantHub.it