L’Arena

Meno burocrazia e norme più semplici per contrastare una proliferazione di ostacoli e rigidità destinate a penalizzare le aziende vitivinicole più dinamiche. E poi una lotta alla contraffazione che impone regole internazionali comuni. A chiederlo Mario Guidi, presidente di Confagricoltura e coordinatore di Agrinsieme durante il convegno «L’Italia del vino vuole crescere: sostenibilità, mercato, politica, agricola Europea» organizzato da Agrinsieme (Confagricoltura, Cia, Confcooperative e Lega delle Cooperative). Al dibattito hanno preso parte anche Maurizio Martina e Paolo De Castro.

Insieme a  Giorgio Mercuri, presidente alleanze cooperative alimentari, Dino Scanavino, presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori, e Jesus Zorrilla, della direzione generale Agricoltura e Sviluppo rurale della commissione eurpea. Al centro del dibattito, l’utilizzo delle risorse della nuova Pac, destinate all’Omc, organizzazione comune di mercato del vino, che nel periodo 2014-2020 ammontano annualmente, per l’Italia, a 337 milioni di euro, pari al 31% del totale degli aiuti destinati a tutti paesi vitivinicoli dell’ Unione Europea. Per quanto riguarda poi il 2014 i 337milioni saranno destinati 102 alla promozione, 140 alle ristrutturazioni e/o riconversioni, 20 all’assicurazione raccolto, 45 agli investimenti, 20 alla distillazione dei sottoprodotti e 10 alla vendemmia verde.

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