Italia Oggi

Restyling in vista per la legge Salva olio italiano,  del gennaio 2013. E nuove polemiche in agguato. Pomo della discordia il tappo antirabbocco per le bottiglie di extra vergine che Lino Stoppani, presidente della Federazione italiana pubblici esercizi, considera un «aggravio inutile di costi» che porta «a una maggiore produzione di rifiuti» mentre Colomba Mongiello, prima firmataria della legge e membro della Commissione agricoltura della Camera, definisce una «tutela per il consumatore che ha il diritto di essere sicuro di consumare l’olio che viene descritto in etichetta».

L’emendamento 1864-A alla legge comunitaria 2014, presto in votazione alla Camera, prevede la sostituzione dell’art. 7, comma 2 della legge Mongiello (n. 9/2013) con il seguente testo: «Gli oli di oliva vergini proposti in confezioni nei pubblici esercizi, fatti salvi gli usi di cucina e di preparazione dei pasti, devono essere presentati in contenitori etichettati conformemente alla normativa vigente, forniti di idoneo dispositivo di chiusura in modo che il contenuto non possa essere modificato senza che la confezione sia aperta o alterata e provvisti di un sistema di protezione che non ne permetta il riutilizzo dopo l’esaurimento del contenuto originale indicato in etichetta».

ITALIA_OGGI_2_13.pdf

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