Inaugurata Campus Grapes: la viticoltura sostenibile prende vita al Politecnico di Torino. La prima vigna urbana hi-tech al mondo a cura di Citiculture : 700 viti in vaso, tecnologie avanzate e un ecosistema di innovazione per la transizione ecologica e digitale
Il cortile del Politecnico di Torino diventa un laboratorio a cielo aperto con Campus Grapes, la prima vigna urbana hi-tech al mondo. Mille metri quadri di superficie nel cuore dell’ateneo in cui sono ospitate 700 piante di vite in vaso, con tecnologie per razionalizzare l’acqua, sensori di ultima generazione, sistemi di coltivazione sperimentali per valutare quanto si adattino nel contesto urbano.
Un progetto definito pionieristico, ideato dalla start-up Citiculture e pronto a essere esportato. Ospiterà laboratori, coworking, percorsi formativi dedicati alla transizione ecologica e digitale. Avrà un comitato scientifico che coordinerà le attività di ricerca, valutando e indirizzando le proposte provenienti da docenti, ricercatori e studenti. Inserito nel piano di “Nature Based Solutions” del Politecnico sarà anche un hub per la formazione avanzata in Agritech per sviluppare innovazioni.
Al taglio del nastro oltre ai due atenei piemontesi c’erano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore al commercio torinese Paolo Chiavarino, Marco Gay presidente dell’Unione Industriali Torino e Presidente Esecutivo Zest, Marco Lavazza vicepresidente con delega alla Sostenibilità dell’Unione Industriali Torino e vice Presidente di Lavazza Group, e Luca Balbiano, amministratore delegato e fondatore di Citiculture.
Per il rettore Stefano Corgnati il progetto «rappresenta un esempio evidente di come oggi i saperi tecnologici dell’ingegneria siano capaci di esprimersi nei più vari settori applicativi, a testimonianza del fatto che viviamo una stagione di innovazione tecnologica nei quali gli elementi fondanti sono l’interdisciplinarietà e il mix di saperi». Un’iniziativa, aggiunge, per concretizzare il progetto di ateneo «che parte dalla formazione di nuove opportunità di innovazione per le nostre studentesse e i nostri studenti, applicandole a campi caratterizzanti il nostro territorio. Il nostro Campus è un vero e proprio living lab».
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Fonte: Repubblica.it