Tariffe zero e meno burocrazia con i Paesi del Mercosur. Frescobaldi, presidente Unione italiana vini: “Un’importante opportunità di business. Diversificare per contrastare le barriere di Trump”

Se gli Usa tartassano le aziende italiane del vino con dazi al 15% – senza per ora altri margini di trattativa – l’Unione Europea punta sull’America Latina e semplifica gli accordi commerciali con i Paesi del Mercosur: tariffe zero e semplificazione delle regole burocratiche. Intese che mirano dunque al libero scambio tra i Paesi membri e Argentina, Brasile, Uruguay e Paraguay.

L’apertura al Mercosur è un segnale importante in favore del libero mercato proprio in un periodo in cui sembrava se ne fossero perse le tracce. Questi sono gli accordi commerciali che ci piacciono”, è la riflessione del presidente di Unione italiana vini (Uiv), Lamberto Frescobaldi, che ha così commentato l’adozione da parte del Collegio dei commissari Ue dell’accordo di partenariato Ue-Mercosur. L’adozione della Commissione riguarda anche il Messico (già in regime tariffario dello 0%) con un wine agreement volto a semplificare regole non tariffarie e dare maggior protezione alle indicazioni geografiche. Una piazza, il Messico, guardata con interesse da molte denominazioni, a partire dal Chianti Docg.

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Secondo i dati dell’Osservatorio Uiv, il Brasile – primo buyer tra i 4 Paesi Sudamericani – ha chiuso il primo semestre con una crescita tendenziale in valore degli ordini di vino italiano del 5,5%, a 18,5 milioni di euro con i fermi/frizzanti a +8,5%.

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Fonte: HuffingtonPost.it