Durante la presentazione del 1° Rapporto Turismo DOP, realizzato dalla Fondazione Qualivita in collaborazione con Origin Italia e con il supporto del MASAF, è stata presentata la case history di Made in Malga del Consorzio di tutela dell’Asiago DOP.

Presentata da Fabio Finco, Vicepresidente del Consorzio tutela Formaggio Asiago, e Sara Strazzabosco, della Malga Larici di Sotto, la case history rappresenta un esempio emblematico del Turismo DOP, un modello che coniuga la valorizzazione delle Indicazioni Geografiche con lo sviluppo turistico dei territori rurali italiani. Iniziative come questa dimostrano come i prodotti DOP e i Consorzi di tutela possano essere motori di attrattività turistica e strumenti efficaci per la narrazione identitaria dei luoghi.

Made in Malga è una manifestazione che si tiene nei weekend delle prime due settimane di settembre ad Asiago, nel cuore dell’Altopiano dei Sette Comuni. L’evento nasce con l’obiettivo di valorizzare il formaggio Asiago DOP e, più in generale, di far conoscere la cultura delle malghe e le tradizioni millenarie legate alla produzione lattiero-casearia di montagna.

Attraverso un ricco programma di degustazioni, vendita diretta dei prodotti, masterclass e momenti formativi, la manifestazione porta in piazza l’identità profonda del territorio, coinvolgendo sia i turisti sia i cittadini in un’esperienza autentica di conoscenza e gusto.

Qual è il valore per il territorio?

Made in Malga non è solo un evento gastronomico: è una vera e propria finestra sul mondo delle malghe, un’occasione per raccontare il lavoro quotidiano dei malghesi, la gestione sostenibile del territorio montano, il delicato equilibrio tra uomo, ambiente e animali.

Come ha raccontato Sara Strazzabosco, nella sua malga a 1.600 metri di quota i visitatori possono vivere un’esperienza diretta che va ben oltre la semplice assaggio del formaggio. È possibile assistere alla mungitura del mattino, partecipare alla trasformazione del latte in formaggio, osservare da vicino l’intero ciclo produttivo dell’Asiago DOP e comprenderne la valenza culturale, ambientale ed economica.

L’iniziativa permette così di educare il turista a un approccio rispettoso del territorio, sottolineando il valore della biodiversità, della stagionalità e della sostenibilità ambientale. Inoltre, rafforza il legame tra prodotto e paesaggio, promuovendo un turismo lento e consapevole che genera benefici concreti per la comunità locale.

Il 1° Rapporto Turismo DOP

Basato su indagini dirette e sull’esame di fonti istituzionali, il 1° Rapporto sul Turismo DOP offre un’analisi aggiornata e organica del turismo legato alle Indicazioni Geografiche in Italia. Con 585 attività – promosse da 361 Consorzi di tutela e che coinvolgono 597 prodotti DOP IGP –, 87 normative di riferimento, oltre a una selezione dei principali studi scientifici e dati di settore, il report delinea un quadro completo del fenomeno a livello nazionale e locale.

I 235 Eventi registrati nel 2024 si confermano l’ambito più dinamico del Turismo DOP, con iniziative consolidate come Caseifici Aperti o degustazioni guidate in cantina, insieme a nuove proposte come festival culturali ed eventi sportivi legati ai prodotti DOP IGP e ai territori. Si aggiungono 188 Infrastrutture permanenti, fondamentali per offrire esperienze immersive e durature legate ai prodotti IG: Strade del vino e dei sapori — riconosciute dalle Regioni — musei del cibo, spazi didattici e patrimoni culturali fruibili, che testimoniano il profondo legame storico e culturale tra le IG e i luoghi di origine. Il report mappa anche 130 elementi di Valorizzazione, riconoscimenti ufficiali delle zone di origine dei prodotti DOP e IGP: patrimoni Unesco (come le Colline del Prosecco di Valdobbiadene e Conegliano o l’Arte dei muretti a secco), Paesaggi rurali storici riconosciuti dal Masaf, parchi regionali e nazionali gestiti dal Ministero dell’Ambiente che rappresentano l’interconnessione tra eccellenza produttiva e valore ambientale. Completano il quadro delle attività le 32 azioni specifiche di In-formazione — tra convegni, pubblicazioni, attività formative e di comunicazione — che hanno l’obiettivo di migliorare l’offerta turistica legata alle DOP IGP e promuovere efficacemente le iniziative.

Fonte: Fondazione Qualivita

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