Durante la presentazione del 1° Rapporto Turismo DOP, realizzato dalla Fondazione Qualivita in collaborazione con Origin Italia e con il supporto del MASAF, è stata presentata la case history dei Muretti a Secco patrimonio UNESCO, presentata dal Consorzio di tutela Olio EVO DOP Riviera Ligure.

Presentati da Giorgio Lazzaretti, direttore del Consorzio di tutela Olio EVO DOP Riviera Ligure, i Muretti a Secco patrimonio UNESCO non rappresentano soltanto un patrimonio paesaggistico di grande valore, ma costituiscono anche un elemento identitario fortemente radicato nella cultura agricola ligure. Essi sono il simbolo concreto di un rapporto armonioso tra uomo e ambiente, costruiti nei secoli dagli olivicoltori per modellare il territorio e renderlo fertile attraverso le caratteristiche “fasce” liguri, contribuendo così alla produzione dell’olio extravergine di oliva Riviera Ligure DOP.

Il valore dei Muretti a Secco per il territorio

I muretti a secco patrimonio UNESCO rappresentano un punto di incontro tra tradizione agricola, sostenibilità ambientale e valorizzazione turistica. Oggi più che mai, questi manufatti in pietra, mantenuti e ripristinati con cura dagli olivicoltori, hanno un ruolo fondamentale nella tutela della biodiversità e nella difesa del suolo: sostengono le terrazze coltivate, impediscono il dissesto idrogeologico e conservano un microclima favorevole alla coltivazione dell’ulivo.

Il Turismo DOP, come sottolineato da Lazzaretti, è uno strumento prezioso per raccontare questo mondo: un turismo lento e consapevole, che parte dalle persone e dai luoghi di produzione, coinvolgendo olivicoltori, frantoiani, guide ambientali ed escursionistiche.

Un’esperienza autentica tra uliveti e tradizioni

L’esperienza offerta dal Turismo DOP consente al visitatore di vivere l’olio ancora prima di assaggiarlo: laboratori didattici sulla costruzione dei muretti a secco, passeggiate tra gli ulivi, percorsi in bicicletta, appuntamenti dedicati alla salute, alla cultura del territorio e alla storia agricola della Liguria diventano occasioni di coinvolgimento emotivo e formativo.

Queste esperienze trasformano la conoscenza in memoria e rafforzano il legame tra il consumatore e il prodotto, esaltando l’unicità del Riviera Ligure DOP, un olio dalle caratteristiche qualitative certificate e profondamente legato alla terra da cui nasce.

Il 1° Rapporto Turismo DOP

Basato su indagini dirette e sull’esame di fonti istituzionali, il 1° Rapporto sul Turismo DOP offre un’analisi aggiornata e organica del turismo legato alle Indicazioni Geografiche in Italia. Con 585 attività – promosse da 361 Consorzi di tutela e che coinvolgono 597 prodotti DOP IGP –, 87 normative di riferimento, oltre a una selezione dei principali studi scientifici e dati di settore, il report delinea un quadro completo del fenomeno a livello nazionale e locale.

I 235 Eventi registrati nel 2024 si confermano l’ambito più dinamico del Turismo DOP, con iniziative consolidate come Caseifici Aperti o degustazioni guidate in cantina, insieme a nuove proposte come festival culturali ed eventi sportivi legati ai prodotti DOP IGP e ai territori. Si aggiungono 188 Infrastrutture permanenti, fondamentali per offrire esperienze immersive e durature legate ai prodotti IG: Strade del vino e dei sapori — riconosciute dalle Regioni — musei del cibo, spazi didattici e patrimoni culturali fruibili, che testimoniano il profondo legame storico e culturale tra le IG e i luoghi di origine. Il report mappa anche 130 elementi di Valorizzazione, riconoscimenti ufficiali delle zone di origine dei prodotti DOP e IGP: patrimoni Unesco (come le Colline del Prosecco di Valdobbiadene e Conegliano o l’Arte dei muretti a secco), Paesaggi rurali storici riconosciuti dal Masaf, parchi regionali e nazionali gestiti dal Ministero dell’Ambiente che rappresentano l’interconnessione tra eccellenza produttiva e valore ambientale. Completano il quadro delle attività le 32 azioni specifiche di In-formazione — tra convegni, pubblicazioni, attività formative e di comunicazione — che hanno l’obiettivo di migliorare l’offerta turistica legata alle DOP IGP e promuovere efficacemente le iniziative.

Fonte: Fondazione Qualivita

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