Nella cittadina friulana è stato inaugurato uno stabilimento che consente di dare nuova vita all’unico scarto generato nel processo produttivo del Prosciutto di San Daniele DOP
A pochi chilometri da San Daniele del Friuli, cuore della produzione del celebre prosciutto DOP, è stato inaugurato un impianto unico in Europa: una struttura dedicata al recupero e alla valorizzazione del sale esausto e delle salamoie utilizzate nella lavorazione del prodotto. Un’iniziativa firmata dal Consorzio del Prosciutto di San Daniele, che aggiunge un tassello importante al programma di sostenibilità ambientale dell’intero comparto. Il nuovo impianto, operativo da fine giugno a Trasaghis (Udine), nasce per dare una seconda vita all’unico scarto generato dal processo produttivo: il sale.
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I materiali recuperati non tornano nella filiera alimentare, ma trovano nuova vita in contesti sostenibili: come agente antighiaccio sulle strade, oppure nella concia delle pelli. Il risultato? Un impatto ambientale ridotto, meno trasporti, meno emissioni: i rifiuti non viaggiano più fuori regione, ma vengono lavorati a 35 km dal distretto produttivo. Si stima una riduzione del 90% delle emissioni di CO₂ legate alla logistica.
Un impianto strategico per tutto il distretto
«Con questo impianto completiamo un percorso strategico che parte dalla responsabilità e arriva all’innovazione – ha dichiarato il presidente del consorzio, Nicola Martelli -. È un investimento concreto verso un modello produttivo più sostenibile, efficiente e rispettoso del territorio». Anche il direttore generale del Consorzio, Mario Emilio Cichetti, sottolinea la portata strategica dell’intervento: «Questo impianto risponde a un’esigenza concreta del comparto: dare continuità e stabilità nella gestione dei residui, riducendo costi e impatto ambientale». A sostenere il progetto anche la Regione Friuli-Venezia Giulia. Per l’assessore alle attività produttive Sergio Emidio Bini, «si tratta di un esempio virtuoso di come la sostenibilità possa diventare leva di sviluppo per industria e territorio». Soddisfazione è stata espressa anche dalla sindaca di Trasaghis, Stefania Pisu, che ha parlato di «un’iniziativa innovativa e coraggiosa, capace di generare valore ambientale ed economico per tutto il territorio».
Fonte: Corriere.it