Rapporto Turismo DOP, la sinergia tra agricoltura, turismo ed economia certificata rappresenta oggi un modello virtuoso

Turismo DOP, nuova frontiera dell’attrattività enogastronomica. Indaga il modello che mette al centro le Indicazioni geografiche come strumenti per generare esperienze autentiche, educative e sostenibili, il primo Rapporto turismo Dop, realizzato da Fondazione Qualivita in collaborazione con Origin Italia e con il supporto del Masaf.

L’indagine, presentata nei giorni scorsi con anche gli interventi del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, e della collega al Turismo, Daniela Santanchè, prende in esame un fenomeno sempre più diffuso in Italia, in Lombardia con i suoi 75 prodotti a marchio Dop e Igp e in Valtellina dove Bitto, Casera e bresaola, senza dimenticare i vini con il loro paesaggio terrazzato, fanno da traino all’intero settore.

Il turismo Dop non è solo un insieme di iniziative “a tema”, ma rappresenta un sistema integrato di accoglienza costruito attorno alle filiere Dop e Igp, con la regia dei Consorzi di tutela, in linea con il nuovo Regolamento europeo che assegna loro anche la competenza “dello sviluppo di servizi turistici nella pertinente zona geografica”. Un’offerta turistica che racconta il territorio con esperienze che affondano le radici nella storia e nelle tradizioni delle comunità locali garantendo qualità e identità. Basato su indagini dirette e sull’esame di fonti istituzionali, il Rapporto offre un’analisi aggiornata e organica del turismo legato alle Indicazioni geografiche in tutta Italia.

Con 585 attività – promosse da 361 Consorzi di tutela e che coinvolgono 597 prodotti Dop Igp -, 87 normative di riferimento, oltre a una selezione dei principali studi scientifici e dati di settore, il report delinea un quadro completo del fenomeno a livello nazionale e locale.

[…]

Fonte: La Provincia di Lecco

SCARICA IL 1° RAPPORTO TURISMO DOP

ARGOMENTI TRATTATI: ,