Andrea Rossi, confermato alla guida del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano: “dopo il Progetto Pievi saranno tre anni di sviluppo nei mercati esteri, con un focus sull’Italia”

All’estero, la torta dell’export, che rappresenta una quota del 65,5% (nel 2023 era del 66%), è divisa a metà tra Europa e Paesi extra Ue, con l’America (tra Nord e Sud) che vale il 35% delle esportazioni e il Vecchio Continente (esclusa l’Italia) il 29,2%; la Germania continua ad essere il primo mercato con il 37% della quota esportazioni, che vedono una crescita continua, anche sul 2023, degli Stati Uniti arrivati a rappresentare il 28% dell’export, mentre continua la tendenza di crescita del Canada che da solo vale il 5% delle esportazioni. Il restante 34,5% viene commercializzato in Italia, dove continua la tendenza di crescita degli ultimi anni della vendita diretta in azienda che ha ormai superato il 35%; inoltre, le principali vendite nel mercato interno si sono registrate in Centro Italia (62%) e in particolare in Toscana per il 42%, mentre al Nord viene venduto il 33% e al Sud il 5,30%; e un dato davvero significativo è la fetta di mercato a marchio bio che nel panorama italiano vale il 44,7% delle vendite, mentre a livello internazionale rappresenta oltre il 50% delle vendite complessive.

Sono i dati che fotografano un 2024 positivo in valore per il mercato del Vino Nobile di Montepulciano, diffusi dal Consorzio, il cui Cda, nei giorni scorsi, ha confermato alla guida Andrea Rossi, presidente Vecchia Cantina (per il terzo triennio consecutivo, affiancato dai vicepresidenti Susanna Crociani dell’Azienda Crociani e Luca Tiberini dell’Azienda Tiberini).

“Dopo il Progetto Pievi – sottolinea Rossi – saranno tre anni di sviluppo nei mercati esteri, con un focus sull’Italia; promozione, sostenibilità saranno gli altri punti da sviluppare ancora”

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Fonte: Wine News.it

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