Il nuovo ambizioso progetto del Consorzio Garda DOP, nasce da un confronto costruttivo tra 10 denominazioni di eccellenza, riunite in un unico brand. Si tratta dello Spumante Garda DOP, non una semplice bollicina ma un programma strategico di valorizzazione di eccellenze Made in Italy. Una sfida che il Consorzio di Tutela ha portato a termine attraverso la modifica del disciplinare di produzione con l’inserimento della tipologia spumante bianco che per decreto deve riportare in etichetta il solo nome della denominazione Garda.
E gli obiettivi sono chiari: “Prevediamo di toccare in breve tempo i 20.000.000 di bottiglie, tante quante sono all’incirca le presenze turistiche nel bacino gardesano – annuncia Luciano Piona, presidente del Consorzio Garda DOP –. Lo Spumante Garda DOP si propone come tipologia centrale della denominazione che va a riunire, come denominatore comune, quei 7.000.000 di bottiglie che sono già spumantizzate in zona sotto vario nome, puntando a una crescita ulteriore che ci permetta di essere sempre più presenti sui mercati esteri, utilizzando come trampolino di lancio le sponde del Benaco, meta di turisti da tutto il mondo e in particolare dalla Germania”.
L’export guarda con particolare interesse all’Inghilterra e alla Germania – dove attende l’importante appuntamento con ProWein – ma anche all’Italia, dove il comparto degli spumanti traina il consumo di vino: +9,5% in valore e +6,8% in volume, secondo i dati del Consorzio Garda DOP. Lo Spumante Garda DOP è prodotto nel grande anfiteatro naturale del Benaco, dalle mani di produttori capaci di esprimere al meglio l’importante variabilità ampelografica delle dieci denominazioni che compongono la DOP Garda: Valtènesi, San Martino della Battaglia, Lugana, Colli Mantovani, Custoza, Bardolino, Valdadige, Valpolicella, Durello e Soave.
Fonte: Consorzio Garda DOP