«In una giornata dedicata allo spreco alimentare è utile ricordare che gli sprechi avvengono durante tutta la filiera agricola, dal campo alla tavola. Perché se da un lato è sotto gli occhi di tutti la questione del food waste, dei prodotti alimentari cioè che vengono scartati per ragioni economiche o estetiche o per prossimità della scadenza di consumo, ma che sono ancora perfettamente commestibili, meno risalto viene dato al food losses, alle perdite alimentari cioè che si veruificano nella fase della produzione (semina e coltivazione), raccolta, trattamento, conservazione, stoccaggio e prima trasformazione agricola dovute a fattori climatici, tecnici e ambientali. Come INEA abbiamo accolto con entusiasmo l’iniziativa intrapresa dal Ministero dell’Ambiente e la chiamata di Andreà Segrè perché su questi temi possiamo fornire il nostro contributo. Raccolta dati, individuazione di azioni innovative e di strategie e politiche, analisi, monitoraggio e valutazione degli interventi, sono solo alcuni degli aspetti su cui potremmo intervenire, oltre a fornire supporto alle amministrazioni centrali e regionali anche attraverso azioni di informazione, formazione, consulenza». Con queste parole in Commissario Straordinario Giovanni Cannata è intervenuto alla Giornata Nazionale contro lo spreco alimentare, portando un primo contributo dell’INEA, proponendo alcune possibili misure da inserire nel Piano Nazionale di prevenzione dello spreco alimentare. L’individuazione del fabbisogno di innovazione per ridurre gli sprechi lungo la filiera e la messa a sistema delle innovazioni disponibili, l’informazione e la formazione per gli imprenditori agricoli e agroalimentari, la promozione di collaborazioni tra produttori e consumatori e il supporto ai paesi nuovi entrati EU e alle amministrazioni nazionali e regionali. L’INEA ha già collaborato alla predisposizione di alcune iniziative di divulgazione nel quadro delle attività della Rete Rurale Nazionale.
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