Si riapre lo scontro tra Italia e Ue sul semaforo nutrizionale. L’annuncio da parte disei«big» dell’industria alimentare (Coca-Cola Company, Mars, MondelezInternational, Nestlé, PepsiCo e Unilever) di voler proporre alla Commissione europea un’etichetta per iprodotti alimentari coni colori rosso, giallo e verde secondo i contenuti di sali, grassi e zuccheri riferiti alla porzione, ha riaperto una polemica mai sopita tra Roma e Bruxelles.
«Ribadiremo con forza il nostro no a questo sistema», ha tuonato il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina annunciando una lettera «nelle prossime ore» alla Commissione Ue chiedendole di «impedire la diffusione di un elemento così distorsivo del mercato». Secondo Coldiretti, infatti, mette arischio i28 miliardi di export agroalimentare “made in Italy” in Europa. L’Italia non è sola nella sua battaglia. Come ha ricordato Martina, il governo è contro il semaforo insieme ad altri 15 stati membri perché «provoca danni economici e d’immagine ai nostri prodotti, non porta alcun beneficio per i consumatori e non promuove uno stile alimentare equilibrato o una dieta sana, classificando i cibi con parametri discutibili e approssimativi».
Le Indicazioni Geografiche Prosciutto di Parma DOP, Parmigiano Reggiano DOP e Grana Padano DOP, ma anche gli oli extravergine di oliva e altre specialità DOP e IGP fiore all’occhiello dell’agroalimentare italiano sarebbero tra le vittime illustri dell’etichetta a semaforo.
Fonte: Avvenire