Rischio abbattimento vacche da latte al momento minimo in provincia di Mantova. Nella provincia di Mantova l’ancora di salvezza sono i due prodotti DOP, vale a dire Grana Padano DOP e Parmigiano Reggiano DOP, che garantirebbero la salvaguardia dei nostri capi e lo spostamento degli abbattimenti verso regioni, come il Veneto e il Piemonte, il cui latte non è destinato a produzioni di origine protetta, ma è semplice latte alimentare. Queste le prime informazioni che trapelano dal Copa, il Comitato delle organizzazioni professionali agricole dell’Unione Europea, in merito al piano di abbattimenti ipotizzato per far fronte alla crisi di sovrapproduzione del settore lattiero-caseario.
In giro per l’Europa c’è troppo latte, e una soluzione, seppur estrema, per ridurne la quantità sarebbe quella di abbattere i capi: «Se ne sta parlando – spiega Luigi Panarelli, presidente della Cia – ci sarà ma le aree DOP si salvano una riunione nei prossimi giorni e ogni stato darà il suo parere, per arrivare a un documento di sintesi unitaria. L’Europa infatti non è tutta uguale». Le prime stime parlano di circa quarantamila capi da abbattere in Italia, uno dei paesi meno colpiti dal momento che nazioni come l’Olanda (con 220mila capi) o la Polonia avrebbero numeri maggiori dato che lì è cresciuta di più la produzione di latte. «La produzione media – spiega il direttore della Cia Mario Lanzi – è cresciuta del 2% circa, il che vuol dire che ci sono 500mila vacche in più. Bruxelles ha preso atto della crisi, nel 2015 le quote produttive sono state superate, e i primi dati 2016 confermano il trend anche per quest’ anno, almeno fino a metà 2017 non si cambia. Se non abbatti la quota non scende, da qui non si scappa. Ma a Mantova, dove l’80% del latte va alle DOP, il problema non dovrebbe sussistere».
Fonte: Gazzetta di Mantova