Non solo quella del prosciutto Dop ma anche l’azione di salvaguardia dell’area di produzione, a partire dal fiume Tagliamento: le attività del Consorzio di Tutela friulano
“Al Cook Fest di Milano portiamo il Prosciutto di San Daniele: espressione di qualità e tradizione”. Così Mario Emilio Cichetti, direttore generale del Consorzio del Prosciutto di San Daniele, i cui esperti, presenti al food festival del «Corriere», attraverso due masterclass dal titolo “San Daniele Dop: ambiente, prodotto, persone”, guideranno gli ospiti “nell’evoluzione sostenibile del nostro comparto: dal rispetto per la natura alle pratiche di lavorazione attente alle risorse e al territorio”, spiega il dg.
Un risultato, raccontano dal Consorzio del Prosciutto di San Daniele, frutto di una filiera integrata, trasparente e controllata, dove ogni fase produttiva è regolata: dai suini provenienti da allevamenti italiani, alla lavorazione eseguita solo nel comune di San Daniele del Friuli, in provincia di Udine, dove il prosciutto stagiona per almeno quattrocento giorni, sviluppando il suo profilo sensoriale senza additivi né conservanti, ma solo con carne italiana e sale marino.
L’attenzione del Consorzio però va oltre il prodotto in sé: da più di vent’anni San Daniele promuove un modello di realizzazione attento alle risorse naturali, integrando innovazione e responsabilità ambientale. Tra queste, la gestione sostenibile delle acque, garantita da un sistema collettivo di depurazione dei reflui industriali e dall’ottimizzazione dei consumi.
[…]
Fonte: Corriere.it


