Lo afferma la dott.ssa Chiara Manzi, massima esperta in Europa di Culinary Nutrition (la branca della nutrizione applicata alla cucina) e Nutrizione Antiaging, promotrice dell’incontro tra l’arte della Cucina Italiana e la Culinary Nutrition, con l’obiettivo di insegnare a cucinare i prodotti della nostra tradizione, in modo che contribuiscano efficacemente a rallentare il processo di invecchiamento.
Proprio a questo scopo, nasce il ricettario che vede come protagonista il Prosciutto di Modena DOP in cui gli chef Riccardo Sculli e Paolo Cappuccio, diplomati in Culinary Nutrition presso Art Joins Nutrition Accademy, danno prova della bontà del Prosciutto di Modena DOP in 6 emozionanti ricette certificate per la qualità nutrizionale garantita. Ottime alleate di queste ricette, buone e salutari, le proprietà nutrizionali del Prosciutto di Modena DOP che lo rendono un’importante fonte di proteine dall’alto valore biologico, di ferro e vitamina b12 (importantissima per la salute del sangue soprattutto dopo i 50 anni). Inoltre, il Prosciutto di Modena contiene grassi prevalentemente monoinsaturi, amici del cuore.
Il Consorzio del Prosciutto di Modena, che raggruppa oggi 9 produttori, ha sempre avuto una costante attenzione al prodotto, tanto da modificare qualche anno fa il Disciplinare di produzione in senso restrittivo per migliorare ancora di più il già alto livello qualitativo. La prima modifica ha riguardato l’innalzamento della stagionatura minima a 14 mesi, la più lunga tra tutti i prosciutti DOP italiani. La seconda ha eliminato la possibilità di utilizzare spezie e conservanti, solo cosce di suino e sale, l’aroma è dato unicamente dalla prolungata stagionatura. La materia prima utilizzata proviene esclusivamente da suini di origine italiana, nati e allevati in 10 regioni d’Italia centro-settentrionale.
Fonte: Consorzio del Prosciutto di Modena