La UE mobilita un miliardo di euro per per sostenere l’adozione dell’AI in undici settori strategici, tra questi anche l’agroalimentare

La Commissione europea ha illustrato ieri una nuova strategia dedicata all’intelligenza artificiale. L’obiettivo è doppio: promuovere il nuovo strumento non più solo nei servizi, ma anche nell’industria, e sostenere la ricerca e lo sviluppo a livello comunitario in un ambito nel quale, per ora, la concorrenza americana e cinese sta avendola meglio.

Bruxelles ha selezionato 11 settori, dalla sanità alla robotica, da aiutare con particolari sforzi. «Voglio che il futuro dell’intelligenza artificiale sia realizzato in Europa», ha spiegato in un comunicato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, ricordando un piano d’azione pubblicato in primavera.

«L’adozione dell’intelligenza artificiale deve essere incentivata sempre più. Con la strategia che presentiamo oggi, vogliamo contribuire ad accelerare questo processo. Vogliamo sostenere una nuova mentalità, detta AIfirst, in tutti i settori chiave».

La Commissione ha quindi individuato alcuni comparti che dovrebbero nelle sue intenzioni fare un uso crescente dell’intelligenza artificiale: il sanitario e il farmaceutico, l’energia, la mobilità, il manifatturiero, l’edile, l’agroalimentare, la difesa, le comunicazioni, il settore pubblico, l’ambiente e la cultura.

La vicepresidente dell’esecutivo comunitario Henna Virkkunen ha annunciato che Bruxelles intende mobilitare 1 miliardo di euro con questo obiettivo in mente (il denaro giungerà da programmi esistenti).

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Fonte: Il Sole 24 Ore