La Repubblica
Bastava dire: un pezzo di pane, qualche fetta di salume, un tocco di formaggio… Da oggi in poi, quando si proporràunmenù aunamico o aun cliente, bisognerà però essere precisi. In Italia ci sono infatti 1.438 diversi tipi di pane (assieme a pasta e biscotti) mentre salarvi, prosciutti, carni fresche lavorate e insaccati sono 764. Non facile nemmeno la scelta dei formaggi, perché se ne contano 472. E tutti assieme pane, salumi e formaggi non sono che una parte delle 4.698 “bandiere del gusto” che coprono l’Italia da Bolzano a Lampedusa. Pere cocomerine, strozzapreti, focaccia con ciccioli, torta ricciolina, mele verdone o pan dolce coi fichi, presi singolarmente non hanno certo grandi numeri. Ma tutte assieme le “bandiere del gusto” (che premiano prodotti «ottenuti secondo regole tradizionaliprotratte nelternpo per almeno 25 anni») fanno incassare 24 miliardi di curo all’anno. Il picco è in estate, durante levacanze, quando turisti stranieri e italiani spendono per il cibo il 33 per cento del loro budget. L’indagine, svolta dallaColdiretti, raccontaun’Italia e un’agricoltura che stanno cambiando.