Si chiama Origin Italia, è nata circa un anno fa, dopo Origin Europa e Origin Mondo e riunisce i Consorzi di Tutela della DOP IGP italiane per tutelare, valorizzare e promuovere all’unisono le rispettive Indicazioni Geografiche, espressioni del patrimonio agroalimentare del nostro Paese che rivelano le identità storico-culturali dei territori di riferimento.
Oltre alla rappresentanza isolana, garantita dal Pecorino Romano DOP, ne fanno parte oltre 64 Consorzi di DOP e IGP italiane: dal Grana Padano DOP al Parmigiano Reggiano DOP, dal Prosciutto di Parma DOP al Gorgonzola DOP, dagli oli all’Aceto Balsamico di Modena IGP e alla Mozzarella di Bufala Campana DOP.
La squadra della tutela è completata da Qualivita, la fondazione che si occupa della protezione e della valorizzazione dei prodotti a marchio protetto. Lo scopo è chiaro: rendere le DOP e le IGP italiane più forti sui mercati nazionali ed internazionali, i mercati regionali di provenienza, garantendo il vantaggio delle riconoscibilità e della provenienza garantita ai consumatori.
Obiettivi discussi il 29 novembre a Bologna, durante la riunione di Origin Italia, dove è stato affrontato anche il tema del ruolo e dei poteri dei Consorzi di tutela. «È stato un incontro molto importante per far entrare Origin Italia nel pieno della sua operatività – ha spiegato il presidente del Consorzio per la tutela del Pecorino Romano DOP, Salvatore Palitta -. Ci siamo dati un termine di due mesi per definire l’organigramma e nel frattempo abbiamo discusso l’urgenza di ridisegnare il ruolo e ampliare i poteri dei Consorzi, necessità che è stata più volte sollevata anche a livello europeo. Solo ridefinendo e ampliando le competenze e gli strumenti dei Consorzi di tutela, infatti, possiamo assolvere a tutte le richieste, sempre più numerose, che ci vengono fatte e dunque ottemperare meglio al nostro ruolo. I nostri obiettivi sono molto chiari: ridisegnare il ruolo dei Consorzi, tutelare le nostre Indicazioni Geografiche, valorizzare i prodotti e rafforzare l’export. Il tutto proteggendo costantemente l’originalità dei prodotti e delle materie prime», ha sottolineato Palitta.
Fonte: La Nuova Sardegna