Nelle prossime settimane il ministero delle imprese e del Made in Italy presenterà in Consiglio dei ministri una legge quadro per tutelare le produzioni nazionali
Una legge per contrastare l’Italian sounding. L’ha annunciata il ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso nella giornata di ieri che è stata anche l’occasione per lanciare il Manifesto della ristorazione italiana, con l’obiettivo di difendere e promuovere un settore che produce un valore aggiunto di 43,5 miliardi di euro e impiega 1,2 milioni di occupati.
Un settore che più di altri ha sofferto negli anni della pandemia, e che oggi punta a raggiungere nuovamente i volumi pre-Covid grazie anche alla ripresa del turismo, sia quello domestico che quello proveniente dall’estero.
Il manifesto impegna i firmatari a promuovere i valori di «sostenibilità, innovazione, sicurezza, legalità e immagine della filiera agroalimentare italiana», ma soprattutto la piena applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro, «contrastando così gli effetti di concorrenza sleale tra le imprese, la riduzione delle tutele delle persone occupate e la dequalificazione dell’offerta».
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Fonte: Il Sole 24 Ore