La Francia è il primo stato dell’Unione europea incassare il via libera ella commissione Ue alla sperimentazione di due anni dell’etichetta di origine obbligatoria per il latte e le carni, anche se utilizzati come ingredienti; la proposta di Parigi è stata notificata a Bruxelles lo scorso marzo. II 4 luglio, in serata, è arrivato il disco verde dall’esecutivo Ue. La Francia conferma così di aver sfondato per prima un limite finora tracciato da Bruxelles all’etichettatura obbligatoria d’origine nei trasformati. Limite che aveva resistito a molteplici tentativi in tal senso, proposti sia dall’Italia, sia da altri stati membri dell’Unione. Roma, a fine maggio, ha seguito l’esempio dei transalpini, trasmettendo a Bruxelles un analogo schema di decreto per il latte tal quale e il latte usato come ingrediente. Le carni non sono contemplate.
Tornando al provvedimento francese, secondo quanto riferito dal ministero dell’agricoltura dell’Esagono, al termine previsto dalle norme Ue (tre mesi) «il commissario europeo alla salute Vytenis Andriukaitis ha indicato in una lettera alle autorità francesi che non vi è alcun motivo per opporsi a un esperimento come quello proposto» da Parigi. II ministro dell’agricoltura Stéphane Le Foll ha inviato il decreto alla Corte dei conti che dovrà esprimersi entro due mesi. L’obiettivo è far entrare in vigore la norma il 1 gennaio 2017.A quanto si apprende nella replica al governo francese, la Commissione Ue ha sottolineato il carattere temporaneo e sperimentale delle misure, fino al 31 dicembre 2018. La Francia dovrà anche presentare un rapporto sul risultato della sperimentazione.
Fonte: Italia Oggi