Gazzetta Nordbarese
La clamorosa truffa del falso olio biologico su cui indagano forze dell’ordine e magistratura di Trani getta un’ombra di sospetto e di discredito immeritati su un comparto che rappresenta un vanto per la nostra economia, una risorsa preziosa, che andrebbe meglio valorizzata. A nome della Sezione Agroalimentare e dei tanti imprenditori onesti del territorio, Divella si unisce alla protesta di chi, come il presidente del Consorzio “Olio Terra di Bari DOP” Nicola Barbera, viene danneggiato da questo genere di episodi di concorrenza sleale e truffe alimentari. Il clamore e le paure che destano i casi di frode alimentare non rendono ragione della bontà del lavoro svolto dalla maggioranza degli operatori nostrani, della serietà dei cicli produttivi, dei sistemi di controllo e dell’attenzione prestata dalla gran parte delle nostre aziende alle materie prime e all’ambiente. Ben vengano i controlli e le indagini sulle frodi perché smascherano ed eliminano dal mercato chi compete con mezzi sleali. Confindustria si è battuta in questi anni per valorizzare le aziende oneste ed ha ottenuto che dal 6 agosto le imprese con rating di legalità avranno premialità nei bandi pubblici e nell’accesso al credito.