“Nutrire il pianeta, energia per la vita“. Che cosa vuol dire? E perché c’è bisogno di parlare di questi temi ad Expo? C’era una volta… – parliamo del tempo a cavallo fra il Settecento e l’Ottocento – un pastore protestante, Thomas Malthus, un chierico inglese che prevedeva un triste e affamato futuro per l’umanità: la crescita della popolazione sarebbe stata più veloce della crescita della produzione alimentare (ne abbiamo parlato tempo fa,a proposito dell’agricoltura). La previsione di Malthus è da tempo assurta a uno dei primi posti nella classifica delle profezie sbagliate.
Molti diranno: ma allora perché c’è ancora tanta gente che muore di fame? É vero, mia la causa non è l’incapacità di provvedere abbastanza cibo per sfamare l’umanità intera. Il cibo c’è, ma non arriva a tutti per una serie di tristi ragioni istituzionali, politiche e sociali. Per tale motivo se ne parla ad Expo. Ne abbiamo illustrato uno storico esempio l’anno scorso, quando abbiamo parlato della famosa “Carestia delle patate” in Irlanda che fece migliaia di morti malgrado le patate, in realtà, ci fossero.
Fote: Nova: Il Sole 24 ore