Presentato ieri il rapporto Federalimentare-Censis sull’andamento del settore.
In dieci anni un aumento del fatturato del 24,7% e dell’occupazione del 12%.
L’industria alimentare è ormai la prima manifattura del Paese. Lo dicono i numeri del primo rapporto Federalimentare-Censis, che è stato presentato ieri a Roma alla Camera dei deputati. Con 179 miliardi di euro di fatturato annuo, 6omila aziende, 464mila addetti e oltre 50 miliardi di export in valore in un anno, il settore è anche al secondo posto in Italia per numero di imprese, per lavoratori e per valore delle esportazioni. Per il made in Italy a tavola, questo primo posto costituisce un traguardo importante, che corona un percorso di crescita ininterrotta durato anni. Soltanto nell’ultimo decennio il comparto ha messo a segno un aumento del fatturato del 24,7%, che ha portato con sé anche un incremento dell`occupazione del 12,2%.
Il vero boom, che ha spinto verso l’alto i risultati del comparto, è stato però quello delle esportazioni, che negli ultimi dieci anni sono esplose di oltre il 60%. Allargando la visuale dall’industria all’intera filiera, che va dal campo alla tavola, il fatturato dell’agroalimentare italiano ha raggiunto quota 6o7 miliardi di euro, pari al 31,8% del Pil nazionale. “Il primo rapporto Federalimentare-Censis certifica che l`industria alimentare italiana dà un poderoso contributo al Paese, sia come valore economico sia come valore sociale – ha detto il presidente di Federalimentare, Paolo Mascarino – il settore è uno dei più dinamici e robusti dell’industria italiana ed è consapevole di rappresentare un patrimonio nazionale nella produzione di alimenti di qualità, unici e con marchi riconoscibili”.
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Fonte: Il Sole 24 Ore