Iniziativa Eataly, Federdoc, Qualivita, orIGin Italia e Treccani
“I capolavori a denominazione di origine“: è questa la prima iniziativa nata dall’accordo tra Eataly, Federdoc, Fondazione Qualivita, oriGIn Italia, e Treccani, che propone ai consumatori un modello di informazione sulle oltre 830 denominazioni italiane del settore agroalimentare e vitivinicolo DOP e IGP.
Arrivano nei punti vendita italiani di Eataly grandi pannelli illustrati, mentre un “manuale” evidenzia l’elenco aggiornato delle denominazioni italiane, insieme a una brochure dedicata all’approfondimento sulle produzioni di qualità europee e sul significato dei marchi DOP IGP e a etichette dotate di QR-code presenti sugli scaffali che accolgono i prodotti certificati.
Immagini e testi alla scoperta del “Dna culturale” delle Indicazioni Geografiche italiane e curiosità che vanno dal geniale macchinario inventato da Leonardo da Vinci per la trasformazione dell’antenato dell’olio Toscano IGP al ruolo del Barolo DOP nella rete diplomatica di Cavour, passando per i suoli vulcanici dell’Etna, patrimonio dell’Umanità Unesco dal 2013, e fattore vitale per la nascita del Pistacchio Verde di Bronte DOP e dei vini Etna DOP.
“Iniziative come “i capolavori a denominazione di origine” sono preziose e ricevono per questo tutto il nostro plauso perché sono espressione di quello che anche noi auspichiamo da tempo e proporre sempre di più: fare sistema” osserva Manlio Di Stefano sottosegretario agli Esteri, nel ricordare che l’agroalimentare rappresenta la prima filiera dell’economia italiana, con 538 miliardi di euro di fatturato, pari al 25% del Pil nazionale, e il secondo comparto per volumi di export, con 44,6 miliardi di euro.
Per il ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova “il patto e l’alleanza che oggi cinque realtà importanti stringono per promuovere questo sistema nel mondo, non può che essere accolto come una ottima notizia, perché sottolinea quanto sia importante fare ed essere sistema nel posizionamento globale, per parlare di più e meglio ai cittadini consumatori. Il made in Italy parla al mondo così: cibo di eccellenza, territori di grande bellezza, cultura enogastronomica, distribuzione di qualità“.
“Il racconto del Made in Italy di qualità è il presupposto su cui si basa il modello di Eataly” rimarca Nicola Farinetti, amministratore delegato Eataly.
Con l’iniziativa “I capolavori a denominazione di origine”, si sancisce “un’alleanza strategica per rilanciare l’immagine del Made in Italy agroalimentare e vitivinicolo di qualità in Italia e all’estero. Un progetto ambizioso, frutto di una collaborazione sinergica quanto mai necessaria nel comparto eno-agroalimentare nazionale, che intende valorizzare e mettere a sistema gli elementi fondanti di un patrimonio culturale unico al mondo” sottolinea Riccardo Ricci Curbastro, presidente Federdoc.
“Sono convinto che questo comparto produttivo, che è impegnato in grandi sfide internazionali, necessiti, soprattutto in questo momento, di risposte e idee nuove, sia sul piano della tutela che della valorizzazione dell’identità culturale di cui è straordinario portavoce nel mondo” conclude Massimo Bray, direttore generale Treccani.
Fonte: Ansa