Trent’anni fa i primi turisti con la passione della degustazione hanno cominciato a bussare alle porte delle cantine. Esploratori fiduciosi che non avevano nemmeno la certezza di essere accolti con un bicchierino. Oggi gli enoturisti sono milioni. Organizzati, preparati e con il palato abituato all’assaggio. Discepoli capaci di superare il maestro nel raccontare questo o quel barolo. L`enoturismo in Italia è cresciuto.
In modo esponenziale, fino a diventare un affare di Stato. È della scorsa primavera il primo decreto che lo regolamenta: linee guida e indirizzi in merito a requisiti e standard minimi di qualità per esercitarlo. Del resto, i numeri parlano da soli: 14 milioni di presenze in cantina, per un giro d’affari di due miliardi e mezzo di euro. Un popolo disposto a spendere 85 euro in media al giorno per avere accesso ai caveau dove il vino riposa nelle botti. Euro che salgono a 160 se si decide di pernottare nei casali tra i vigneti.
Fonte: Panorama