Secondo l’indice Ismea dei prezzi alla produzione, il settore vino nel suo complesso ha chiuso la campagna 2015/16 con una flessione dei listini del -2% rispetto alla stagione precedente. L’analisi mette, però, in evidenza un diverso andamento dei vini comuni rispetto a quelli a denominazione. Tra i comuni, i rossi hanno fatto segnare cali anche oltre il -10%, scesi da 4,01 euro l’ettogrado a 3,59, mentre il calo dei bianchi è stato più contenuto, da 3,33 a 3,09 euro l’ettogrado. Un dato, quello dei vini comuni, dovuto alla forte concorrenza degli spagnoli venduti a prezzi decisamente più competitivi, il bianco a 2,25 e il rosso a 2,9 euro l’ettogrado. Tranne alcune eccezioni, per le DOC-DOCG si sono avuti rialzi interessanti che complessivamente hanno raggiunto l’8% e che hanno trovato la massima espressione nel segmento bianchi (+14%1, trascinati in alto dai rialzi record del Prosecco).
Buone le notizie che arrivano dall’export. 16,3 mln di ettolitri consegnati oltre confine da gennaio ad aprile 2016 risultano in calo dell’1% rispetto a quelli dello stesso periodo dell’anno precedente; sul fronte incassi si registra un incremento del +2%. I dati confermano la decisa battuta d’arresto dei vini comuni, soprattutto sfusi, fermi a poco più di un milione di ettolitri, -8%, bene le DOP (+6%), trascinate dagli spumanti, +29,4%.
Fonte: ItaliaOggi