Milano, 8 luglio 2013 – Si è tenuto oggi al Mamu l’incontro in cui è stato siglato il protocollo d’intesa sulla filiera suinicola che ha stabilito la determinazione della composizione della carcassa del suino per la quotazione a peso morto. All’incontro, oltre ai principali esponenti del comparto – organizzazioni, imprese e associazioni – erano presenti gli assessori all’agricoltura delle Regioni del nord (Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna). Regioni dove vi è la maggior presenza di allevamenti, macelli e salumifici e che insieme valgono l’80% della suinicoltura italiana. ASSICA – Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi – esprime grande soddisfazione per la delibera avvenuta durante questo importante incontro. “È un traguardo davvero rilevante – afferma Davide Calderone, Direttore di ASSICA – poiché ad oltre un anno dalla vigenza dell’articolo 14 del Regolamento CUN, era ormai diventato imprescindibile procedere alla definizione dei parametri per quotare i suini a peso morto. In un periodo economicamente difficile come quello che stiamo vivendo in questo momento, non era più accettabile non considerare ufficialmente parametri oggettivi per la compravendita dei suini”. Il pagamento dei suini a peso morto è uno strumento per valorizzare la qualità della produzione suinicola e, di conseguenza, premiare economicamente quegli allevatori capaci di realizzare la materia prima adeguata alle caratteristiche peculiari dell’industria salumiera. Caratteristiche che sono il fattore di successo dei nostri prodotti presso i consumatori. Questa delibera inoltre darà la possibilità a tutti gli operatori della filiera suinicola italiana di allinearsi al resto dell’Europa dove i parametri che regolano questo mercato sono già stabiliti da diversi anni.
cs_firma_intesa_suini_130708_1.pdf

ARGOMENTI TRATTATI: