Gazzetta di Modena

L’Europa chiede di vietare i prodotti che richiamano le denominazioni di origine Coldiretti: «Vicenda cruciale per salvaguardare da attacchi proprio negli States». In Brasile si chiama Parmesao, in Argentina Regianito. Con il termine Reggiano e Parmesano lo si trova comunque in tutto il sud America, mentre negli Stati Uniti, Canada, Australia o Giappone è Parmesan. E’ recente la guerra che si sta combattendo tra Ue e Usa e sembra mettere a rischio l’esportazione oltre oceano di formaggi DOP, in particolare il Parmigiano-Reggiano DOP.

Coldiretti Emilia Romagna interviene alla luce dei negoziati commerciali tra Ue e Stati Uniti in cui l’Europa chiede di vietare la vendita in America di prodotti con nomi che si rifanno alle denominazioni di origine dell’Ue. Lo scontro, finito sui principali giornali, dal Time al Guardian, riguarda in particolare i formaggi e le imitazioni in commercio negli Usa per un valore di quattro miliardi di dollari. «Una vicenda cruciale per le nostre produzioni, dal Parmigiano-Reggiano DOP al Prosciutto di Parma DOP e all’Aceto Balsamico DOP, che deve impegnarci – afferma Coldiretti – a rafforzare la qualità e la tipicità dei nostri prodotti salvaguardandone la tipicità. E una battaglia in cui le nostre produzioni non devono rischiare di essere attaccate come è già accaduto per l’olio d’oliva proprio negli Stati Uniti. Siamo preoccupati per il Parmigiano-Reggiano DOP, anche per le notizie apparse negli ultimi tempi sulla stampa. Prima con le dichiarazioni dell’ex patron di una primaria società di stagionatura e commercializzazione, che dopo aver venduto le quote di maggioranza a un Fondo inglese annuncia di voler “accompagnare” il nuovo proprietario con investimenti per acquisire caseifici e incrementare la produzione all’interno del comprensorio del Parmigiano-Reggiano DOP.

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