Il valore della produzione del Radicchio Rosso di Treviso IGP Tardivo supera quest’anno (stagione 2014/2015) i 55 milioni di euro, più dei doppio rispetto ai nemmeno 24 milioni di dieci anni fa. Si tratta dei valori di vendita del tardivo da parte di aziende agricole ai grossisti. La stima delle vendite al consumatore supera i 100 milioni di euro. Una bancarella curata, una clientela esigente e un radicchio da favola: il «tardivo» dalla testa bombata detto Spadone il Trevigiano. Anche il prezzo sembra bombato, 13,50 euro al chilo. Lui non lo sa ma sta vendendo la creatura prediletta del signor Paolo Franchetto, professione contadino, quindici ettari coltivati fra le acque di risorgiva del Sile, nella verdeggiante campagna veneta di Cervara di Quinto.
Ricchitelli espone a Milano, Franchetto zappa, semina e raccoglie il principe degli ortaggi 250 chilometri più a Est, dove il Radicchio Rosso di Treviso IGP Tardivo è «radicio spadòn» per via delle foglie a lama e dove tutto parla il linguaggio della terra. Non si scappa: se nasci a Cervara o sei un fagiano o sei un radicchio o sei un Franchetto, famiglia forgiata nell’argilla dei campi a colpi di spadone. Il quale signor Franchetto, quando gli mostriamo la foto del suo radicchio con il cartellino del prezzo al mercato milanese, un sussulto ce l’ha. Anche perché di quei 13 euro a lui, che l’ha venduto a 5,50, in tasca ne rimane uno, al netto di tutto. Possibile?
Fonte: Corriere della Sera