La Granaria di Bologna ha confermato ieri i primi timidi rialzi del prezzo del grano duro dai minimi delle ultime settimane. E ancora presto per parlare di un’inversione di tendenza, soprattutto alla luce dei fondamentali di mercato che continua aessere caratterizzato da un eccesso d’offerta strutturale. Comunque ieri il rimbalzo è stato abbastanza consistente, nell’ordine dei 2% con un guadagno di 4 euro in valori assoluti che ha portato la quotazione massima del “Fino”, la varietà di maggior pregio, a quota 209 euro per tonnellata.
In rialzo di 4 euro anche l e varietà mercantili, mentre è rimasto stazionario il listino dei frumenti teneri a eccezione, tra gli esteri, del prodotto comunitario. Invariato anche il comparto dei semi oleosi; in lieve ribasso il mais, concali più consistenti per il prodotto extra-Ue. Sul mercato dei noli da registrare la ripresaper le destinazioni intramediterranee, sempre calmo l’oceanico.
Fonte: Il Sole 24 Ore