Mentre si rinnova la presidenza del Consorzio del Franciacorta DOP con la nomina di Emanuele Rabotti, si punta a nuove sfide mantenendo però un posizionamento identitario che da sempre è sinonimo di eleganza e gastronomicità

A trentacinque anni dalla nascita del Consorzio, il Franciacorta DOP sì ferma un istante giusto il tempo di un brindisi – a guardare indietro, per misurare il terreno conquistato. Ma soprattutto, guarda avanti. Perché se oggi è riconosciuto come una delle più importanti espressioni del metodo classico, il futuro promette nuove sfide: tra sostenibilità, export, posizionamento culturale e trasformazioni climatiche che impongono strategie agricole sempre più precise.

Il 2025 segna anche un passaggio simbolico: dopo due mandati, Silvano Brescianini lascia la presidenza del Consorzio. Al suo posto, l’assemblea dei soci ha eletto Emanuele Rabotti, titolare della storica azienda Monte Rossa. Un nome ben radicato nel territorio e nella sua storia recente: suo padre Paolo, che nel 1990 è stato tra i fondatori del Consorzio Franciacorta e primo presidente, è stato tra i protagonisti dell’affermazione del Franciacorta come marchio enologico di qualità, e oggi il neoeletto raccoglie il testimone per accompagnarlo in una nuova fase di crescita. Oggi il Franciacorta DOP conta oltre 3.600 ettari vitati, 121 cantine associate e una produzione di circa 20 milioni di bottiglie all’anno.

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Fonte: La Repubblica