Il Corriere delle Alpi

Una richiesta di Fagiolo di Lamon della Vallata Bellunese IGP come quella dell’ultimo anno – fa sapere il consorzio di tutela – non si era mai vista. «Non so se sia stato perché nel 2012 c’era pochissimo prodotto e la gente lo ha desiderato ancora di più, ma la domanda è aumentata in modo esponenziale», dice la presidente Tiziana Penco. «Le prenotazioni arrivano un anno prima sia dall’Italia che dall’estero e la sicurezza di sapere che il legume è praticamente venduto ancora prima di seminare fa da sprone ai giovani a produrre.

E non ci si deve demoralizzare o spaventare se un anno o due vanno male, perché bisogna fare i conti con le condizioni climatiche che possono essere sfavorevoli. In agricoltura è così, soprattutto per un alimento delicato e di super nicchia come il nostro». Ma se al tempo non si comanda, dopo la grande paura del 2012 in cui il raccolto è stato falcidiato da gravi parassitosi e da un meteo particolarmente avverso, il grande obiettivo del 2014 è concretizzare il progetto di una serra innovativa, capace di sostenere forti venti, di resistere a eventi climatici avversi (che negli ultimi anni si sono dimostrati parecchio violenti) e soprattutto di garantire seme sano a tutti gli associati.

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