Il Gazzettino

L’agroalimentare made in Italy in guerra con la contraffazione. Dai dati del Nuclei antifrodi carabinieri risulta nel 2013 un incremento boom nei sequestri di cibo irregolare (9,7 mila tonnellate di prodotti, +34% sul 2012 ed oltre 3 milioni di etichette/packaging illegali) e nella scoperta di truffe ai danni dello Stato (28,3 milioni di illeciti finanziamenti). Sul fronte delle frodi Ue il Comando carabinieri politiche agricole e alimentari ha accertato circa il 70% dei finanziamenti risultati percepiti illecitamente

mediante «condotte fraudolente perpetrate prevalentemente con fatturazioni di operazioni inesistenti, fittizie intestazione di terreni e di titoli». Ammonta ad oltre 28,3 milioni (+249% al 2012) il valore di finanziamenti ai danni dell’Ue e sono stati sottoposti a sequestro oltre 6,7 milioni (+ 161%) di beni immobili, conti correnti e altri valori finanziari. Sul circuito del falso made in Italy all’estero, i Nac hanno segnalato alla rete di cooperazione internazionale di polizia 70 tipologie di prodotti contraffatti venduti anche sul web. In Gran Bretagna è stato imposto il definitivo blocco della commercializzazione dei «wine-kit», prodotti liofilizzati ottenuti con estratto di mosto posti in vendita in improbabili «kit di autoproduzione» etichettati con noti marchi di vini nazionali. Un nuovo circuito di contraffazione del made in Italy è stato individuato poi in Nuova Zelanda, Australia e Canada riguardante i cosiddetti «cheese kit», kit di autoproduzione di mozzarella, l’asiago e la ricotta.

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