Gazzetta di Reggio

«Una divinità che si conserva come oro, da salvare quale patrimonio inestimabile e simbolo del made in Italy in tutto il mondo!». Non si tratta di uno spot pubblicitario o di una nuova campagna di comunicazione locale, ma dell’incipit di un ampio speciale che l’ autorevole quotidiano francese Le Monde dedica a uno dei fiori all’occhiello dell’enogastronomia italiana: il Parmigiano Reggiano DOP. Parlando del famoso formaggio, il corrispondente Philippe Ridet, ne ripercorre la storia esaltandone le caratteristiche che lo rendono unico e che sono il vanto di questa regione.

«Nel maggio 2012 ricorda Ridet – in occasione del terremoto in Emilia Romagna, i produttori lanciarono una corsa contro il tempo per salvare migliaia di tonnellate dal sisma. Oltre a proteggerlo come un gioiello, lo si copia come una borsa Louis Vuitton. Di cosa si tratta? Ma del Parmigiano Reggiano DOP, naturalmente! E’ la star dei formaggi italiani, niente a che vedere con i cugini lombardi o del Trentino chiamati Grana Padano DOP e Trentingrano. Prodotto di lusso e di grande consumo, è simbolo del made in Italy e resiste alla crisi e ai terremoti e vede aumentare le proprie esportazioni in un Paese che invece ristagna. Nella hit parade dei paesi amanti del Parmigiano Reggiano, al primo posto la Francia, seguita da Gran Bretagna, Germania, Usa, ma cresce anche in Brasile, Indonesia e Arabia Saudita. Il segreto? Per Le Monde la lavorazione e la cura del dettaglio: «Ci vogliono minimo 12 mesi di stagionatura perché questa delizia possa approdare sulle tavole dei consumatori e non è un caso che dal 1996 il Parmigiano goda del marchio Dop».

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