Consorzio del vino Brunello di Montalcino: con 233 mila presenze, a Montalcino turismo da record nel 2024. stabile il provvisorio 2025. A Benvenuto Brunello il focus best practice italiane su turismo del vino
Per ogni volta che a Montalcino viene aperta una bottiglia di Brunello si genera un impatto positivo sul territorio di 117 euro, il quadruplo rispetto al valore di una bottiglia di vino. “Un moltiplicatore di ricchezza, quello dell’enoturismo – commenta il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Giacomo Bartolommei -, che influisce positivamente sulle imprese vitivinicole, alle prese con un’agenda difficile tra dazi Usa e calo dei consumi, ma anche sull’intera economia del territorio di Montalcino, per un beneficio diretto e indiretto da oltre 150 milioni di euro*”.
Un’eno-industria turistica cresciuta di riflesso alla notorietà internazionale del proprio vino di punta che, secondo l’analisi del Consorzio del vino Brunello di Montalcino su base Ufficio di Statistica della Regione Toscana/Istat, conta su 12 esercizi alberghieri (sono tre quelli a 5 stelle), a cui si sommano 180 strutture extra-alberghiere – a partire dagli agriturismi -, oltre a decine di ristoranti (due gli stellati), enoteche e wine bar. Secondo le elaborazioni del Consorzio, che in occasione di Benvenuto Brunello propone – domani sabato 22 novembre – un focus sull’enoturismo in Italia, le presenze nelle strutture ricettive nel 2024 hanno sfiorato la quota record di 233 mila, il 6,3% in più rispetto all’anno precedente e quasi il 30% sul pre-Covid (2019). Dati che si consolidano nelle stime provvisorie del 2025: nei primi 2 quadrimestri, il trend presenze segna infatti un ulteriore +0,6%, con circa 130 mila presenze solo nel periodo maggio-agosto con una forte crescita della domanda proveniente da Francia, Est Europa, Cina e Regno Unito.
A Montalcino, nel corso della terza giornata della 34^ edizione di Benvenuto Brunello (20-24 novembre), il talk “Dalla vigna al mondo: enoturismo ed esperienze per il vino del futuro” condotto da Luciano Ferraro, vicedirettore del Corriere della Sera, in programma domani dalle ore 10.30 nella Chiesa di Sant’Agostino vedrà la partecipazione di: Giacomo Bartolommei (presidente Consorzio del Vino Brunello di Montalcino), Violante Gardini Cinelli Colombini (consiglio di amministrazione del Consorzio delegata per l’enoturismo), Roberta Ceretto (presidente Ceretto Aziende Vitivinicole), Antonio Capaldo (presidente Feudi di San Gregorio), Danilo Guerrini (general manager Borgo San Felice Resort) e Alojz Felix Jermann, (digital marketing consultant).
All’evento saranno presenti inoltre il sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e la presidente del consiglio regionale Stefania Saccardi. Tra i partecipanti anche la presidente della Provincia di Siena Agnese Carletti, il prefetto di Siena Valerio Massimo Romeo e il questore di Siena Ugo Angeloni.
Secondo l’analisi, l’enoturista-tipo soggiorna in media per 2,4 giorni soprattutto in esercizi extralberghieri (74% delle presenze), è straniero nel 71% dei casi e per quasi 2/3 di essi proviene da aree extraeuropee. Negli ultimi 5 anni la crescita è stata trainata non solo dagli Stati Uniti (+47%, a 50 mila presenze nel 2024), di gran lunga primo incoming turistico straniero, ma anche da Paesi dell’Est Ue (+87%), di Far East e Oceania con Australia, Sud-Corea e Cina con crescite lievitate dal 61% al 115% dal 2019 a oggi. Ben superiori alla media (+27,4%) anche i trend di ospiti meno esotici, come Spagna (+108%), Polonia (+89%) e Francia (+43%). La speciale classifica per presenze dai 5 continenti vede comunque in testa i turisti italiani (29% la quota sul totale pernottamenti), seguita da statunitensi (21%), tedeschi (9%), brasiliani (5,3%), inglesi e canadesi.
*fonte dati: Osservatorio Uiv-Vinitaly.


