Stop alle pratiche sleali nell’agroalimentare: accordo tra Consiglio e Parlamento UE per una filiera più equa e trasparente.
Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio su un regolamento concernente nuove norme volte a contrastare le pratiche commerciali sleali transfrontaliere nella filiera agricola e alimentare.
Il presente regolamento mira a migliorare la cooperazione tra le autorità dell’UE responsabili dell’applicazione delle norme sulle pratiche commerciali sleali nella filiera agricola e alimentare. Rientra negli sforzi dell’UE per sostenere la posizione degli agricoltori nella filiera.
“Sono lieto che abbiamo raggiunto un compromesso con il Parlamento europeo sulla proposta relativa alle pratiche commerciali sleali nella filiera alimentare in relazione alla cooperazione tra le autorità degli Stati membri. Ciò non modifica la direttiva sulle pratiche commerciali sleali, ma garantirà una cooperazione più fluida tra gli Stati membri in materia di applicazione, senza aggiungere inutili oneri burocratici al settore agroalimentare”, ha dichiarato Jacob Jensen, Ministro danese per l’alimentazione, l’agricoltura e la pesca.
L’accordo stabilisce un insieme completo di norme per la cooperazione transfrontaliera contro le pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese all’interno della filiera agricola e alimentare. Migliora la cooperazione transnazionale nei casi in cui fornitori e acquirenti si trovino in Stati membri diversi.
Il regolamento introduce un meccanismo di mutua assistenza , che consentirebbe alle autorità nazionali preposte all’applicazione della legge di chiedere e scambiare informazioni o di collaborare alle indagini relative alle pratiche commerciali sleali. Consentirà inoltre loro di coordinare le azioni di contrasto e di notificare agli altri Stati membri le decisioni relative alle pratiche commerciali sleali.
Inoltre, il nuovo atto legislativo introduce norme sulla copertura dei costi nei casi di assistenza reciproca, sulla protezione dei dati e sulla riservatezza delle informazioni per garantire che i fornitori rimangano al sicuro da ritorsioni.
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Fonte: Agricolae.eu


